Incontro di Culture
Nulla più della Sicilia interpreta l’incontro di culture, idee e modi di vivere e di fare.
In una terra circondata dal mare su tre lati, invasa, vissuta, colonizzata e amata da innumerevoli genti, si è venuta a creare una cultura unica.
All’interno di questo felicissimo mix, non privo di contraddizioni, centinaia di realtà locali rendono impossibile parlare solo di Sicilia ma, parafrasando Pirandello, di una, nessuna, centomila diverse Sicilie.
Una di queste sfaccettature, di questi unicum culturali, è proprio Vittoria, nel Ragusano, che con il suo Cerasuolo, vino conosciuto, dimenticato e infine riscoperto, racconta una storia unica.
Cultura
La Sicilia è stata patria di alcuni dei più famosi scrittori e letterati d'Italia nel mondo.
Tra questi: Luigi Pirandello (1867 - 1936), Salvatore Quasimodo (1901 - 1968), Leonardo Sciascia (1921 - 1989), Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1896 - 1957), Giovanni Verga (1840 - 1922) e, naturalmente, Andrea Camilleri (1925 - 2019). Tutti loro hanno contribuito a creare una reputazione molto speciale per la Sicilia nel mondo letterario.
Ma in Sicilia tutto è cultura e arte. Lo sono le opere antiche come la Valle dei Templi ad Agrigento, lo sono le opere della natura come l’Etna o la scogliera detta Scala dei Turchi nei pressi di Montallegro.
I dialetti
I dialetti parlati in Sicilia sono tantissimi e pieni di sfaccettature nei quartieri delle singole città.
Tutti parlano il dialetto senza vergogna in quanto è una lingua a tutti gli effetti, con una storia e una grammatica propria.
Sono diverse le matrici del dialetto siculo: indoeuropea e mediterranea; greca con la dominazione bizantina; araba con la venuta dei Saraceni; franco-normanna con Ruggero I; gallica, lombarda e iberica con la venuta degli spagnoli. Un miscuglio di dialetti e forme verbali che riverbera il concetto di incontro e di una Sicilia aperta alle contaminazioni.